Jijso

août 22, 2018 Non Par admin

Viaggio Temporale

La lezione di uguaglianza di Plinio trasmessa ai fin di vita al figlio l’arqua, grano e le folaghe sono di tutti ma chi se ne accorge viene ucciso dalle guardie regie. Plinio crede di poter cambiare la sua realtà ma ne esce sconfitto in confronto con la Storia Graribaldo si spara al piede per non andare a morire per “…? questi stronzi che stanno in panciolle” FigllioGaribaldo come suo padre crede in giustizia sociale ma muore anche lui durante l’assalto al granaio municipale,
“Con l’avvento del Fascismo, Garibaldo continua a commettere atti eversivi agli occhi delle autorità, anche
se in teoria punisce una violenza ingiusta compiuta dalla stessa autorità. Egli agisce da
individualista e anarchico, ma capisce, ad un certo punto, che è meglio organizzare leforze contro il nemico comune. E si lancia nell’esperienza della Resistenza, abbandona
l’anarchismo e abbraccia il comunismo. Nel dopoguerra, nonostante la repubblica
democratica e il governo De Gasperi la situazione non sembra essere molto mutata
rispetto ai tempi passati. Solo la statua nella piazza è cambiata: non è più quella di
Mussolini, ma quella della Democrazia. Chi organizza gliscioperi, viene licenziato
dalla fabbrica, chi si ribella viene punito come quando c’era la monarchia.” –[..]Infatti, durante una riunione di lavoratori, la polizia massacra senza ragione Guidone,
vecchio amico di Garibaldo. Il sopruso spinge Garibaldo a salire sul monumento della
Piazza e a denunciare l’assassinio dell’amico, affermando che le poche lire di aumento
promesse non servono a lavare ilmal fatto, perché “la morte non si compra”36.” la violenza del potere
“Si parte dal titolo, Piazza d’Italia, appunto. La piazza è, per eccellenza, il luogo aperto,
del rituale, dell’incontro-scontro fra le diverse voci, i potenti, da un lato, i perdenti,
dall’altro, il palcoscenico dove Tabucchi mette in scena la parodia della storia.” La violenza del potere
La domanda alla qualecerca di rispondere Tabucchi tramite la maggior parte della sua produzione non soltanto letteraria ma anche saggistica riguarda il tempo. Il discorso sul tempo non e’ un discorso semplice, vista lacunosa o quasi mancata conoscenza della dimensione temporale. Il tempo essendo una dimensione quasi inspiegabile sia per gli scienziati, filosofi, etc. entra nella tabucchiana gamme di interessi per dueragioni la prima riguarda la concentrazione che occupa il tempo nella dimensione in cui vive l’uomo l’altra che riguarda il carattere e il modo in cui il tempo sfugge alle prove di definizioni. Tutte e due ragioni hanno spino Tabucchi e riflettere sul quello che e’ il tempo e sulla questione, come definire questa dimensione temporale in cui l’uomo e’ sospeso ( senza volontà ne conoscenza) . Quelloche cerca di definire lo scrittore non e’ tanto l’aspetto ontologico, risposte sulle origini e quanto l’aspetto epistemologico e aspetto metodologico del tempo su quello che sono le ragioni del tempo e su come questo tempo viene percepito e il rapporto che l’uomo ha con il tempo. Tabucchi essendo uno scrittore e non filosofo usa gli strumenti e mezzi adeguati al suo mestiere nella prova didefinizione di quello che e’ per lui la dimensione del tempo.
In un articolo apparso su La Repubblica, lo scrittore in modo esplicito cerca di dare la definizione del tempo, ma subito ammette che il discorso non sarà facile, il tempo sarà definito come “creatura misteriosa”( z il tempo e la storia). Il suo ragionamento parte dalla prova di definire che cose’ la Storia per poterarrivare al discorso che cose’ il Tempo. Per spiegare la concezione della Storia Tabucchi fa ricorso alle parole di Émile Benveniste la quale dice :
«La nozione di avvenimento e essenziale. Nel tempo cronico, quello che noi chiamiamo Tempo e’ la continuità nella quale si dispongono in serie questi blocchi distinti che sono gli avvenimenti. Perché gli avvenimenti non sono il Tempo, essi sono…